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Giocare on-line – V sez.E

Giocare on-line – V sez.E

Giochi on-line sì o no? E’ un argomento su cui studiosi e famiglie stanno dibattendo.

Ci si chiede, è giusto permettere anche ai bambini di  accedere a tutti i loro giochi preferiti?

Oggi on-line sono disponibili innumerevoli giochi, alcuni innocui e divertenti, altri che possono rivelarsi pericolosi. Tra questi ricordiamo Fortnite.

Fortnite è un gioco “sparatutto”, ovvero uno di quelli in cui bisogna sparare a tutto quello che si muove sullo schermo; esso è sviluppato in tre modalità diverse tra loro: Creativa, Battaglia reale e Salva il mondo.

Lo scopo del gioco è fare fuori tutti gli altri novantanove avatar presenti sull’isola e restate gli unici in vita! Mano mano che il tempo passa, il gioco riduce l’area dell’isola con una tempesta da cui si deve scappare, forzando, quindi, i giocatori a incontrarsi e scontrarsi. Pensate che, in pochi mesi, ha raggiunto milioni e milioni di utenti registrati e ogni giorno se ne aggiungono altri.

Dai sondaggi e dalle ricerche effettuate, noi alunni della V E della scuola primaria Don Bosco, abbiamo scoperto che il gioco nasconde dei pericoli. Gli esperti nel settore, come psicologi, psichiatri, neuropsichiatri ritengono che esso può causare: dipendenza, suicidio, spreco di soldi, truffe on-line, cyberbullismo, hacker, allarme pedofilia, aggressività e inattività.

Lo psichiatra Paul Weigle ha raccontato di avere già venti ragazzi dipendenti da Fortnite e ha raccomandato ai genitori di non permettere ai propri figli di avvicinarsi ai videogame e di fissare regole che vanno rispettate.

Il giornalista Matthew Barbour riporta l’esperienza di un ragazzo che ossessionato dal gioco lo ha portato sulla soglia del suicidio; pensate che suo padre ha dovuto fermarlo fisicamente dal buttarsi nel vuoto per uccidersi.

Molti di noi giocano a Fortnite, ad alcuni piace perché si sentono invincibili, forti, felici, eccitati e liberi da ogni controllo; hanno anche riferito che durante il gioco provano ansia e paura che però non li scoraggia dal continuare. Altri hanno dichiarato di non essere appassionati a questo tipo di gioco perché è capitato loro di essere insultati con parolacce e frasi offensive. Inoltre, un mio compagno riferisce che gli hanno rubato addirittura le credenziali.

Anche le nostre insegnanti, ancor prima di sapere che alcuni di noi giocavano on-line, hanno notato e riferito ai genitori che quest’anno siamo più nervosi e agitati. In conclusione, dopo aver dibattuto tanto in classe, ci ripromettiamo di essere più attenti Ai pericoli e di seguire le regole stabilite dai genitori e dai nostri insegnanti.

Flavia Battiloro

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